Scegli il tuo completo calcio uomo firmato Lotto Sport: magliette e pantaloncini di alta qualità per scendere in campo con un look vincente. Africane. La strada più popolosa di Accra, Oxford Street, è fiancheggiata da numerose bancarelle che vendono magliette da calcio di squadre diverse. In campionato gli arancioneroverdi si propongono tra le squadre di vertice, lottando finanche per la promozione diretta: la stagione regolare si chiude al quinto posto, con susseguente accesso ai play-off. Partecipa alla Coppa Italia Promozione Emilia-Romagna. Nell’annata 1953-1954 il Venezia sfiorò la promozione arrivando terzo ad un solo punto dall’Arsenaltaranto grazie anche alle 12 reti di Scroccaro. Grazie a queste iniziative, le giocatrici hanno avuto maggiori opportunità di crescere professionalmente e dimostrare il proprio talento sul campo. L’allenatore che la guidò ai maggiori trionfi della sua storia fu il russo Gavriil Kačalin. Alla fine del torneo il tecnico Kačalin, artefice dei trionfi del 1956 e del 1960, lasciò la panchina. La fase finale fu disputata in Belgio e l’Unione Sovietica batté in semifinale l’Ungheria per 1-0, prima di arrendersi in finale alla Germania Ovest che si impose per 3-0. La selezione fu guidata dal tecnico Aleksandr Ponomarëv, che quello stesso anno con la Nazionale olimpica vinse la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Monaco.
I sovietici giunsero alla fase finale in Italia degli Europei del 1968, che si disputò a partire dalle semifinali come nell’edizione precedente. L’Unione Sovietica partecipò per la prima volta ai Mondiali nell’edizione di Svezia 1958, dopo aver eliminato nelle qualificazioni la Polonia. Nel luglio del 1954 Marcantonio Ferro lasciò la squadra, che rimase nelle mani del Commissario Prefettizio comunale. Nel 1976 per la prima volta non si qualificò per la fase finale dell’europeo malgrado avesse come commissario tecnico Valerij Lobanovs’kyj, tecnico della Dinamo Kiev che lasciò la Nazionale dopo l’insuccesso; vinse il girone di qualificazione ma fu eliminata in primavera nel doppio confronto dei quarti dalla Cecoslovacchia, che si sarebbe assicurata il titolo nella fase finale disputata in Jugoslavia. Al Campionato europeo del 1964 l’Unione Sovietica campione uscente ebbe come commissario tecnico Konstantin Beskov e debuttò negli ottavi eliminando l’Italia, vincendo 2-0 a Mosca e pareggiando 1-1 a Roma al ritorno.
Il suo ingaggio di fatto rappresentò il vero «colpo» del Cosenza neo-promosso in serie B. Sotto le direttive di Demaria venne allestita una squadra valida e competitiva per il traguardo della salvezza, in cui erano solo quattro i reduci dell’annata precedente, ma nel girone d’andata la compagine calabrese incontrò varie difficoltà, per poi risollevarsi nel girone di ritorno e conseguire il traguardo prefissato, in virtù dell’undicesimo posto in graduatoria. La ritrovata forma fu confermata al successivo campionato europeo del 1988, ancora sotto la guida di Lobanovs’kyi, a cui i sovietici giunsero dopo aver vinto con facilità il gruppo di qualificazione. Il secondo e più significativo titolo vinto dai sovietici giunse nella prima edizione del Campionato Europeo nel 1960, poco dopo la delusione per l’eliminazione nelle qualificazioni per le Olimpiadi romane. Nel secondo dopoguerra, dopo la nascita della Repubblica Italiana, a dispetto delle sue origini monarchiche, il colore azzurro fu mantenuto nelle divise sportive nazionali, ma venne eliminata la croce sabauda al cui posto, nel 1947, arrivò uno scudetto tricolore, che da allora accompagna le maglie azzurre. Nelle edizioni successive delle Olimpiadi, l’Unione Sovietica e gli altri Paesi dell’Europa dell’Est avrebbero schierato calciatori di secondo piano che erano comunque migliori dei dilettanti delle altre Nazionali.
Il successo fu facilitato dal fatto che i sovietici, al pari delle altre Nazionali del blocco orientale, poterono schierare i loro miglior giocatori, sostenuti dallo Stato ma formalmente dilettanti, mentre le Nazionali dei Paesi dove il calcio era professionistico non si presentarono o schierarono veri dilettanti. Nella fase a gironi pareggiarono 2-2 con l’Inghilterra, batterono 2-0 l’Austria e furono sconfitti 2-0 dal Brasile, finendo secondi a pari merito con i «maestri» inglesi capitanati da Billy Wright. I cileni erano regolarmente in campo e la partita ebbe inizio con una sola squadra; dopo la rete siglata nei primi secondi dai cileni, l’arbitro interruppe l’incontro che fu dato vinto a tavolino per 2-0 al Cile, maglia personalizzata calcio qualificandolo per la fase finale del mondiale. La Nazionale si qualificò facilmente per la fase finale del Campionato mondiale del 1962 in Cile, dove vinse il proprio girone ma nei quarti fu battuta per 2-1 dai padroni di casa. La fase finale si disputò in Spagna a partire dalle semifinali, dove i sovietici sconfissero la Danimarca per 3-0. La finale di Madrid li vide di fronte ai padroni di casa della Spagna di Luis Suarez. In semifinale la squadra sovietica superò per 3-0 la quotata Cecoslovacchia, guadagnandosi la finale contro la Jugoslavia, come alle Olimpiadi di quattro anni prima.
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