Nonostante Fasano fosse dotata di un campo di calcio sin dal 1933, non vi era ancora una società calcistica in città: infatti era utilizzato solo da formazioni sportive militari. Che le partite allo stadio sono solo la versione moderna degli spettacoli circensi che i Romani offrivano al popolino, per farlo sfogare in maniera controllata. Fabio Ghirelli prende in mano le redini della situazione diventando presidente insieme a suo fratello e ad altri due soci i quali volarono a Milano per raggruppare una rosa competitiva. La stagione 1987-88 segna l’ingresso del calcio fasanese in serie C2 dopo un campionato dominato: alla guida di quella squadra c’era Elia Greco insieme agli acquisti Valeriano Prestanti e Claudio De Tommasi trascinati dall’esplosione di Vittorio Insanguine, capocannoniere dell’intera categoria (25 gol). Ghirelli deluso vuol lasciare tutto, mentre tocca a Corcelli iscrivere la squadra nel C.N.D. Dopo qualche mese l’imprenditore tipografico barese Vittorio Corcelli con la sua cordata acquistano la minoranza delle azioni dell’U.S.Fasano. Fabio Ghirelli dopo aver risolto alcune questioni politico-economiche, decide di collaborare ingaggiando due ex bandiere del Fasano: Salvatore Mazzarano e Vittorio Insanguine, che torna al Fasano dopo 9 anni.
Entrambe le partite si concludono 1-0: per i liguri all’andata e per il Frosinone al ritorno, ma dato che lo Spezia è terzo è quindi ha il miglior piazzamento, debutta in Serie A. Nesta viene confermato anche nella stagione seguente, ma dopo un buon inizio, la squadra va in crisi e l’allenatore viene esonerato e sostituito da Fabio Grosso. Alla fine degli anni ’70 diverse vicissitudini societarie si risolvono nel 1977 con l’arrivo alla presidenza di Franco Legrottaglie il quale, per la Serie D 1977-78 allestisce una squadra per ambire alla promozione. Quest’ultimo drop ne è la perfetta dimostrazione, perché ha tutti gli ingredienti per spiccare alla perfezione in un segmento nuovo di appassionati: c’è una jersey di grande impatto, un pezzo da collezione che diventa capo perfetto per un look Bloke core, c’è un’estetica che dal campo diventa streetwear purissimo, c’è la costruzione di un’identità che passa dalla condivisione di una cultura, maglia calcio retro ancor prima che di un tifo calcistico. Reso: entro 14 giorni dalla consegna.
Durante questa stagione, il presidente si dimette dalla carica. Una svista arbitrale durante gli ultimi minuti, permise alla formazione barese di pareggiare, compromettendo così l’esito finale dell’intero campionato. La società svolge attività fino al 1954, quando durante l’ultima partita di campionato di prima divisione, il Fasano disputa lo scontro diretto con la capolista Liberty Bari, che in classifica aveva un solo punto in più dei biancazzurri. La squadra rientrò nelle leghe professionistiche in sole due stagioni (nel 2006) e nell’estate del 2008 passò di proprietà all’imprenditore monzese Antonio Rosati, che nel giro di due stagioni (concluse con altrettante promozioni consecutive) portò i biancorossi dapprima in Lega Pro Prima Divisione e infine, nel 2010, con il secondo posto in classifica nella stagione regolare e la vittoria dei play-off, in Serie B, donde il Varese mancava da 25 anni. Nel ritiro pre-campionato, mister Arabia lascia la squadra per motivi di famiglia, e viene sostituito immediatamente da Angelo Carrano, già tecnico del Fasano. In questo modo ti rendiamo semplice il compito di creare e acquistare kit di calcio personalizzati per la tua squadra in modo rapido, semplice e online, per riceverli direttamente in campo, presso la sede della tua squadra, a lavoro o proprio a casa tua.
Qui, nasce l’Invincibile Fasano, la squadra che stravince il campionato 1992-93 con 52 punti, 54 gol e nessuna sconfitta eguagliando il record del Milan di Capello. L’Unione Sportiva Dilettantistica Città di Fasano meglio nota come Fasano, è una società calcistica italiana con sede nella città di Fasano. Dopo alti e bassi e aver sfiorato più volte la zona retrocessione, il Fasano, riesce a salvarsi. Si parlava della maglia della Sampdoria della stagione 1991-92 con il tricolore sul petto. La storia continua con le divise de La Dominante, la prima squadra ligure con il grifone, e del Liguria, fino ad arrivare alla nascita della Sampdoria il 12 agosto 1946. Curiosità: uno dei primi, se non il primo in assoluto a utilizzare i colori dei blucerchiati fu l’artista francese Fernand Leger già negli anni ’20. La squadra allenata da Delli Santi non raggiunge i risultati e il gioco sperati viene sostituito da Gagliardi col quale, maglia napoli 2025 prezzo la musica non cambia. La stagione 1996-1997, segnata da due avvicendamenti in panchina, si chiuse con la retrocessione dei calabresi in Serie C1, avvenuta negli ultimi minuti di gioco dell’ultima giornata di campionato.