La seconda divisa della nazionale di calcio dell’Italia, ovvero quella da «trasferta», è tradizionalmente composta da una maglia bianca con richiami all’azzurro, da pantaloncini azzurri e da calzettoni bianchi. Nel 2004, uno studio sulle scuole private britanniche ha notato che i tradizionali pantaloncini scolastici grigi erano diventati denotatori di uniformi scolastiche private o pubbliche, poiché non erano più richiesti dalle scuole statali. Negli anni 1960, in coincidenza con un periodo nel quale la squadra ebbe una crisi di risultati, la divisa venne mutata in una semplice maglia monocroma rossa abbinata a pantaloncini bianchi. Tale schema cromatico venne articolato nella divisa casalinga in una soluzione del tutto inedita per il calcio italiano: una maglia bianca sbarrata di rosso. Nel 1956 la raffineria petrolifera mantovana OZO divenne sponsor del club, cui impose un cambio di colori sociali: la divisa passò dallo schema bianco-azzurro al bianco-rosso (tinte mutuate dal marchio commerciale della raffineria). 1956 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Ozo Mantova. 1961 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Mantova.
1945 – L’Associazione Calcio Trento torna ad assumere la denominazione originale e il giallo-blu come colori sociali. 2010 – Nell’estate, un nuovo sodalizio cittadino riparte per meriti sportivi dal campionato di Serie D con la denominazione di Mantova Football Club. Ma non è finita qua perché la nostra divertente grafica da giocatore personalizzabile può essere trasportata in una lunga serie di altri prodotti come la tuta, la giacca, il boccale di birra e tanto altro. La divisa con la sbarra (comunemente denominata bianco-bandata) tornò ad essere impiegata occasionalmente in alcune partite degli anni 1990: il suo definitivo recupero si deve all’iniziativa del patron Fabrizio Lori ai primi del terzo millennio. Non sono tuttavia mancate sperimentazioni cromatiche diverse e peculiari: in alcune circostanze il Mantova ha adottato una divisa che declina il summenzionato tema sbarrato sulle tinte giallo-verdi. Tuttavia la successiva sconfitta a Bologna rende l’ultima gara di campionato tra Chievo e Avellino un vero e proprio spareggio per non retrocedere, in quanto anche i campani devono vincere per mantenere il campionato cadetto. Le contromisure portano un qualche risultato e alla penultima giornata i virgiliani si issano fuori dalla zona playout, salvo poi rientrarci a seguito della sconfitta contro il Padova nell’ultima partita della stagione regolare; il doppio confronto contro l’AlbinoLeffe viene vinto da quest’ultima, sancendo (per la prima volta dal 1954) la retrocessione sul campo del Mantova tra i dilettanti.
Tornati in Serie D per la stagione 2017-2018, i gialloblù si salvano solo all’ultima giornata, dopo aver disputato un campionato altalenante tra la zona salvezza e la zona retrocessione e aver cambiato tre allenatori (Vecchiato, Filippini, Rastelli). Riccardo Maspero. Nonostante questo, la squadra a novembre si trova in zona retrocessione, con peraltro un monte ingaggi abnorme per la categoria: Maspero viene esonerato in favore dell’ex Brescia Ivan Javorčić, ma la squadra non riesce a trovare un gioco e si trova sempre più invischiata nella lotta salvezza. A seguito degli scarsi risultati ottenuti e del gioco espresso nelle ultime partite, l’allenatore Tesser viene esonerato e sostituito dapprima da Giuseppe Brucato e quindi, 27 ottobre 2008, da Alessandro Costacurta al suo esordio assoluto da allenatore. Nella stagione 2007-2008 il Fulham ha conquistato la salvezza nelle ultime giornate compiendo quella che è stata definita The Great Escape. Il 25 giugno 2015, dopo 4 mesi di difficile trattativa, il Mantova passa ulteriormente di mano alla SDL CentroStudi S.p.A. di Brescia (nelle persone di Sandro Musso e Serafino Di Loreto) rilevano le quote di Lodi, diventando i maggiori azionisti della società. L’11 giugno 2007 la dirigenza annuncia il nuovo allenatore dell’ACM: è Attilio Tesser, reduce da due brevi esperienze in A con Cagliari e Ascoli.
Il Mantova si attiva sul mercato, confermando in rosa i soli Monachello e Mensah, e portando in biancorosso giocatori d’esperienza quali Galuppini, Giacomelli, Burrai e Festa (alla seconda avventura nella squadra lombarda), oltre al nuovo allenatore Davide Possanzini e al nuovo direttore tecnico Christian Botturi. Catania-Potenza: arbitra il signor Davide Miele, della sezione A.I.A. Sotto la guida del tecnico Gabriele Graziani, subentrato a dicembre, a fine stagione alla squadra riesce a risollevarsi e a ottenere la salvezza all’ultima giornata, superando in casa il Südtirol per 3-1. Ciò però non basta a salvare la società, che accumula ritardi nel pagamento degli stipendi, i quali si aggiungono ai debiti pregressi lasciati dagli ex proprietari Serafino Di Loreto e Sandro Musso, ai quali la cordata romana non riesce a far fronte. Nonostante il fallimento, la società, durante il periodo estivo nella stagione 2010-2011, dà corso a una campagna acquisti di tutto rispetto, riportando in biancorosso il bomber Gabriele Graziani e riuscendo a trattenere giocatori di categoria superiore, come Manuel Spinale e lo storico portiere Mirko Bellodi. 1959-60 – 2º nel girone A di Prima Categoria Sicilia. Mantova. Lo United mette in vendita le proprie azioni (con pacchetti che vanno da 100 a 2000 euro) acquistabili dai tifosi, così da avviare la prima e vera forma di azionariato popolare in ambito calcistico italiano.
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