La scelta di Nike come sponsor tecnico non è stata casuale: il marchio americano condivide la visione innovativa e l’ambizione del Como Women, mirando a ridefinire il ruolo del calcio femminile nel panorama sportivo nazionale. Nel 1925 il regime fascista all’epoca al potere in Italia istituì l’Opera Nazionale del Dopolavoro, associazione atta al compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori attraverso varie attività, nelle quali era compresa quella sportiva. Fu a un ultras dell’Alessandria che, nel gennaio del 1988, il questore di Mantova inflisse il primo Daspo in Italia per invasione di campo e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel 1974, in occasione del ritorno in Serie B della squadra, alcuni club e singoli tifosi che occupavano la curva Nord dello stadio Moccagatta scelsero di unirsi in unico gruppo, chiamato inizialmente «Supporters» e poi, ispirandosi alla tifoseria organizzata della Fiorentina, «Ultras». Altri derby, meno celebrati e sentiti, sono quelli con altre squadre della provincia come Derthona, Novese, Acqui e Valenzana, e della zona del Piemonte Orientale, in particolare Novara (fu in occasione di uno scontro diretto contro gli azzurri che gli Ultras Grigi, nel 1974, realizzarono la loro prima coreografia) e Pro Vercelli; è accaduto anche che, in alcune occasioni, gruppi di tifosi grigi e delle Bianche Casacche si siano manifestati reciproca stima.
Rapporti controversi si hanno anche con i tifosi del Casale: le gare tra grigi e nerostellati (i derby della Provincia di Alessandria, che si giocano da oltre novant’anni), sono tra le più appassionate in Piemonte. L’elenco, aggiornato al 23 agosto 2022, tiene conto di presenze e reti registrate nelle gare di campionato disputate dall’Alessandria dalla sua nascita a oggi, coppe escluse. 148 reti, di cui 130 in gare di campionato). Per quanto riguarda il massimo campionato va ricordato che lo 0-10 subito dal Torino nel 1948 è la sconfitta più larga verificatasi in tutti i campionati a girone unico. Il ritorno in Serie B è di breve durata, e nella stagione 1999-00 il Cesena retrocede nuovamente in Serie C1, perdendo il doppio spareggio con la Pistoiese (sconfitta per 3-1 a Pistoia e vittoria per 1-0 a Cesena). Marcello Marcellini riporta invece che nel 1957, in occasione dello spareggio di San Siro per la promozione in A, i tifosi dell’Inter si unirono a quelli del Brescia, allenato dall’ex calciatore nerazzurro Fattori, mentre quelli del Milan scelsero di sostenere l’Alessandria dell’ex Pedroni. Insomma ogni occasione è stata buona come ci ricorda Raffaele Ascheri nella sua biografia non autorizzata su Mussari – per farsi un po’ di pubblicità dalle parti di Rocca Salimbeni.
Azzurri, dalle imprese degli allora tre mondiali vinti alle disfatte di competizioni internazionali disputate in modo anonimo; un modo di porsi esplicitato già nell’incipit: «C’erano altri come noi / le storie della storia / di polvere e di gloria / uomini come noi». Al centro della fortezza vi era un larghissimo cortile maggiore, con tre pozzi di acque salate, otto fosse per rimettere vettovagliamenti (con una capacità media di ventimila litri ognuna). Il periodico aveva voluto escludere da principio il coinvolgimento di una giuria tecnica; le classifiche risultavano tendere al recentismo: solo cinque personalità su trenta (e nessun allenatore) vantavano una militanza in grigio precedente al 1955, mentre tre calciatori erano nella rosa al momento dell’inchiesta. Dopo avere debuttato in grigio si laurearono campioni d’Italia negli anni Quaranta e Cinquanta Aristide Coscia, Virgilio Maroso, Mario Foglia, Francesco Rosetta e Bruno Garzena. Una nuova sezione è «Calcio d’autore», una sezione con 12 figurine di giocatori rappresentativi di 12 squadre della Serie A (sono state escluse Genoa, Lazio, Parma, Atalanta, Catania, Livorno, Siena e Chievo), che eseguono grandi gesti tecnici, tra le quali troviamo Gianluigi Buffon, Paulo Vitor Barreto, Antonio Cassano, Daniele Conti, Antonio Di Natale, Marco Di Vaio, Samuel Eto’o, Gennaro Gattuso, Alberto Gilardino, Fabrizio Miccoli, Fabio Quagliarella e Francesco Totti.
Altri giocatori formati in maglia grigia e poi vincitori di scudetti furono Egidio Morbello, Giancarlo Bercellino, Francesco Rizzo, Roberto Salvadori e Fabio Marangon, oltre al campione d’Europa Massimo Carrera. La gioia incontenibile viene soffocata in gola dalla clamorosa retromarcia dell’arbitro Gervasoni di Mantova, che prima convalida la rete e poi annulla per fuorigioco. In altre due occasioni perse la Finale della coppa europea, prima di tornare al Santos in Brasile per una stagione per poi trasferirsi negli Stati Uniti. L’argomento viene discusso da due punti di vista: in primo luogo l’intervistato deve difendersi dall’accusa, sempre esposta con garbo e ironia, di essere un voltagabbana. Si passò dai «doppi-fondi» in rame alle macchine «polivalenti» per la produzione della pasta di formaggio e alla potente pressa ad aria, mediante la quale contemporaneamente e nel giro di poco tempo possono essere trattate decine di forme. Si cambia lanciatore, sul monte Carlos e risultato invariato fino al 5° innng dove a cusa di qualche errore difensivo e buone valide degli avversari entrano 5 punti e così l’Imola va sotto per 6-4. Il tempo è clemente e alle 19.55 si decide di fare l’ultimo inning e qua la squadra si carica e inizia la rimonta.
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