Noi di Healy Sportswear siamo orgogliosi di essere all’avanguardia nelle innovazioni moderne nei tessuti per maglie da calcio. Questo gioco coinvolgente ti permette di combinare la tua passione per il calcio con la sfida delle bolle colorate. Nel 1970 nasce «90º minuto», programma tv che mostra le immagini delle partite di Serie A ad appena 45′ minuti dalla loro conclusione. Nel 1950 comincia il decennio della direzione di Giuseppe Ambrosini, che guida la Gazzetta fino al 1961. Insieme con Gianni Brera (condirettore 1949-54) inaugura una vera e propria rivoluzione nella scrittura delle notizie, spogliandola dei facili effetti che indulgevano a una certa retorica, per indirizzarla, con una prosa precisa ed asciutta, sui binari di una scienza esatta, in notevole anticipo sui tempi. Nel 1995 vengono lanciati due nuovi supplementi: «La Gazzetta dello sportivo», un tabloid di 32 pagine in uscita il venerdì con notizie e approfondimenti per gli sportivi praticanti (primo numero: 27 gennaio 1995); «La Gazzetta dello Sport Magazine», settimanale in uscita il sabato, che riprende la tradizione degli allegati in carta patinata con fotografie di alta qualità. Il 9 giugno 1946 viene varato il settimo numero settimanale. La testata è corredata del sottotitolo «Tutto il rosa della vita», che da allora accompagna ogni numero del quotidiano.
La Gazzetta dello Sport, di domenica, esce con la testata La Gazzetta Sportiva, in ossequio ad un’antica legge che in Italia impediva ad un quotidiano di uscire per più di 6 giorni alla settimana. All’apice del successo, Gino Palumbo decide di lasciare; sceglie come suo successore Candido Cannavò, che è entrato alla Gazzetta dal 1955 come corrispondente dalla Sicilia ed è stato chiamato a Milano l’anno prima per fare un anno di ambientamento. Si decide di chiudere il supplemento «Lo Sport illustrato», che cessa le pubblicazioni l’anno successivo. L’anno successivo supera i tre milioni di lettori (3 078 000) come media giornaliera. 1982 con 2 811 000 lettori. Il 16 dicembre 2004 La Gazzetta ha abbandonato per un giorno il suo classico colore rosa ed è stato stampato su carta verde per promuovere l’uscita nelle sale italiane del film Shrek 2. Il ricavato di questa operazione di marketing, pari a 120 000 euro, è stato devoluto in beneficenza.
Scelta controcorrente e originale quella di Puma, che ha confezionato per il Newcastle una maglia a strisce verticali molto larghe con un tradizionale colletto rotondo ispirato al 1969, anno in cui vinse la Coppa Delle Fiere. Nel 1989 viene battuto il record di tiratura stabilito sette anni prima: in occasione della vittoria del Milan in Coppa dei Campioni, La Gazzetta tira 1 486 110 copie. Sedicesimi di Coppa Italia. Nel 1984, in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles (Stati Uniti), la Gazzetta viene teletrasmessa quotidianamente nella città californiana: esce in contemporanea con l’Italia (e non con un giorno di ritardo come accade normalmente per i giornali stranieri). Il giornale ha poi cambiato colore un’altra volta: l’11 giugno 2021, in occasione dell’inizio di Euro 2020, quando si è colorato di azzurro con lo slogan Tutto l’azzurro della vita. Nel 2016 in due occasioni la Gazzetta abbandona il colore rosa: il 3 aprile, giorno del 120º anniversario, è stampata su carta verde; in allegato un libro con le più belle prime pagine; il 10 giugno, inizio di Euro 2016, è stampata nei colori della bandiera italiana, e con lo slogan Tutto il tricolore della vita. Come tutte le classifiche, maglia milan vintage tutto può essere condivisibile e tutto può essere in discussione.
Il giornalista non è più chiamato ad esprimere un illuminato parere, ma deve «stare tra la gente», far partecipare il lettore, per questo i termini tecnici devono essere usati con parsimonia e comunque vanno sempre spiegati. Nasce la prima pagina con funzione di «vetrina», novità assoluta per il giornalismo sportivo italiano. Nel febbraio 1992 La Gazzetta, in pieno fervore olimpico, dedica tutta la prima pagina alle medaglie conquistate ai Giochi invernali di Albertville da Alberto Tomba, Deborah Compagnoni e la 4×10 maschile di sci di fondo: per la prima volta nella sua storia moderna il calcio non compare in prima pagina. Il 12 luglio 1982, giorno successivo alla finale del campionato mondiale di calcio in Spagna, La Gazzetta stampa 1 469 043 copie, saturando tutte le possibilità produttive e stabilendo il primato assoluto di tiratura per la «rosea». Il 2 luglio 1945 il giornale torna in edicola. Nel 2000 «La Gazzetta dello sportivo» viene accorpata al giornale e ne vengono aperte alcune sezioni su Internet. Nel 1936 una polemica sorta tra il direttore Emilio Colombo e il giovane Bruno Roghi aveva portato quest’ultimo a sostituirlo alla guida del giornale.
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